LE MISURE DI SICUREZZA ANTI SARS-COV-2 PER LA RIAPERTURA DI BAR, RISTORANTI E SPIAGGE

LE MISURE DI SICUREZZA ANTI SARS-COV -2 PER LA RIAPERTURA DI BAR, RISTORANTI E SPIAGGE.

ll settore della ristorazione in Italia conta circa 1,2 milioni di lavoratori, con le misure che hanno portato al lockdown, con particolare riferimento al DPCM del 10 Aprile 2020, 1,1 milioni di lavoratori sono stati sospesi e 108.000 sono rimasti attivi. Con il successivo DPCM del 26 Aprile 2020, una parte significativa di lavoratori del settore è stata autorizzata all’erogazione di servizi di asporto.

Al fine di garantire la ripresa delle attività, successiva alla fase di lockdown, compatibilmente con l’andamento dell’epidemia, nonché la tutela della salute del personale addetto e dell’utenza, si rende necessaria una rimodulazione graduale e progressiva delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 che tenga in considerazione le specificità e le modalità di organizzazione del lavoro, nonché le particolari criticità di gestione del rischio da contagio nei settori ristorazione e balneazione.

In sintesi le regole come emergono dai documenti Inail e Iss (Istituto superiore di sanità).

 BAR E RISTORANTI

Lo spazio per ogni cliente nei ristoranti deve più che triplicare PASSANDO DA 1,2 METRI A 4 METRI mentre dovrà essere eliminato il servizio a buffet.

Sono le indicazioni contenute nel documento di Inail e Iss sulla ristorazione nel quale si sottolinea anche l’importanza dell’introduzione della prenotazione obbligatoria.

“Il layout dei locali di ristorazione – si legge – andrebbe rivisto garantendo il distanziamento fra i tavoli – anche in considerazione dello spazio di movimento del personale – non inferiore a 2 metri e garantendo comunque tra i clienti durante il pasto (che necessariamente avviene senza mascherina), una distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets e per contatto tra persone, anche inclusa la trasmissione indiretta tramite stoviglie, posaterie.

Va definito un limite massimo di capienza predeterminato, prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadrati per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie. La turnazione nel servizio in maniera innovativa e con prenotazione preferibilmente obbligatoria può essere uno strumento organizzativo utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dal locale”. Vanno eliminati – si legge ancora – modalità di servizio a buffet o similari.

STABILIMENTI BALNEARI

Stabilimenti aperti con entrata su prenotazione, ombrelloni distanziati di almeno 5 metri, piscine chiuse e igienizzazione dei lettini se si danno a un nuovo utente.

Sono le indicazioni contenute nel documento di Inail e Iss appena pubblicato sulla balneazione. “Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate – si legge in una nota dell’Inail – viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie.

Si raccomanda, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web.

Vanno inoltre differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara. Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia – prosegue – la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a 5 metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo. È opportuno anche privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata. È da evitare, inoltre, la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento”.

SPIAGGE LIBERE

Le spiagge libere restano come sempre negli anni passati, libere e aperte a chi non vuole andare nello stabilimento privato.

L’opportunità – offerta da tali spiagge ai fruitori – di poter utilizzare gratuitamente gli arenili, anche allestendo da sé le attrezzature (ombrellone, sdraio, lettini), se da un lato rappresenta un vantaggio per l’utenza, dall’altra può creare delle problematiche nell’attuale periodo emergenziale, in riferimento alla difficoltà nell’attuazione e controllo delle misure di contrasto del contagio, in particolare al fine di evitare assembramenti e rispettare il distanziamento sociale.

L’unica novità sarà il distanziamento: fra un ombrellone o un lettino e un altro, dovrà essere rispettata la distanza di 4 metri lineari è distanziamento fra ombrelloni 4 metri lineari.